CronacaPolitica

Dopo l’esposto continuano le indagini, Blasi ascoltato dai finanzieri

LECCE-Un interrogatorio durato circa tre quarti d’ora, durante il quale Sergio Blasi ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee. Nuova tappa dell’inchiesta aperta dalla procura dopo l’esposto che ipotizzava un presunto voto di scambio durante le ultime elezioni regionali. Voti in cambio di posti di lavoro all’Arif, l’Agenzia Attività Irrigue e Forestali della Regione diretta da Giuseppe Taurino.
Blasi, che aveva chiesto alla procura di essere ascoltato, è arrivato in piazzetta Peruzzi alle 11 accompagnato dal suo avvocato Paola Vestito.

Le sue dichiarazioni sono state messe a verbale. “Non ho fatto nulla e questo ho dichiarato”- dice il consigliere regionale del Pd- “Durante la campagna elettorale non ho incontrato nessuno privatamente , non ho neanche fatto una cena di lavoro. Solo pubblici comizi, cinque , sei al giorno , nelle piazze piene e anche in quelle vuote”.

E sull’esposto? “Non so nulla, non ce l’ho, non l’ho nemmeno letto” dice. Ma è sulla base di quello che la procura ha aperto l’inchiesta coordinata dal Procuratore Aggiunto Antonio De Donno e affidata per le indagini ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della guardia di finanza di Lecce.

Il fascicolo è senza indagati, ma Taurino, già ascoltato nei giorni scorsi, e Blasi sono stati tirati in ballo dalla “gola profonda” che ha messo nero su bianco e poi inviato in procura accuse precise: assunzioni a ridosso della tornata elettorale del maggio scorso,con nomi e cognomi di persone vicine e una gestione poco limpida per il tramite di una società interinale. Accuse che i due interessati hanno, sin dall’inizio, categoricamente respinto parlando di una chiara manovra politica.

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