LECCE- La prossima settimana, entro venerdì, potrebbero essere approvati i decreti di riforma fiscale del processo. Ieri, il premier Renzi lo ha annunciato: venerdì 26 giugno il governo potrebbe approvare sei decreti attuati della riforma fiscale, tra cui una parte della riforma del processo tributario. Una prima riforma ci sarà la prossima settimana e una seconda dopo l’estate. L’avvocato Maurizio Villani ha presentato una proposta su cui il governo è al lavoro. “Il contribuente dev’essere messo sullo stesso livello processuale dell’amministrazione finanziaria. Oggi il contribuente ha dei limiti nella difesa: non può citare testimoni, non può deferire giuramento ed è costretto a conciliare solo in primo grado.
La cosa più grave, secondo l’avvocato salentino, è che il processo tributario è gestito dal Ministero delle Finanze che è una delle parti in causa. Villani propone di far gestire il processo dal Ministero della Giustizia o dalla Presidentza del Consiglio dei Ministri. Il processo dovrebbe cambiare la denominazione: non più Commisione tributaria, ma Tribunale Tributario e Corte d’Appello tributaria. L’avvocato salentino si è battuto anche per consentire la testimonianza durante la fase istruttoria da parte del contribuente e, soprattutto, per poter conciliare in qualunque momento, non solo in primo grado, ma anche in fase di appello. Sembra che, dopo una lunga battaglia, finalmente l’obiettivo sia stato raggiunto.
La lotta per la riforma del processo tributario dell’avvocato Maurizio Villani è cominciata 30 anni fa, per una serie di casi giudiziari salentini che ha portato avanti. “E’ giusto combattere l’evasione fiscale- spiega l’avvocato tributarista – ma è anche giusto che il contribuente possa difendersi senza limiti e condizionamenti per il rispetto dell’articolo 24 della Costituzione, che sancisce l’inviolabilità del diritto di difesa”.
