LECCE- Due luoghi diversi per due anime diverse, all’interno della stessa città e di quello che resta di una vecchia coalizione ora in frantumi: per Lecce è la domenica del centrodestra diviso. In mattinata, il candidato presidente Francesco Schittulli a rivendicare il suo essere “il vero centrodestra”. Nel pomeriggio, l’esordio di Matteo Salvini nel Salento, a sostegno di Adriana Poli Bortone, e la sua frecciata: “loro sono alleati della sinistra”. Sembra un botta e risposta a distanza, prima delle dure contestazioni riservate nel pomeriggio non solo al segretario federale della Lega Nord, ma anche a tutti i suoi sostenitori, con tanto di lanci di uova all’esterno dell’Hotel Tiziano.
È l’epilogo di una giornata calda cominciata, si diceva, con la presentazione presso il Politeama Greco della lista Oltre con Fitto a sostegno dell’ex presidente della Provincia di Bari, il quale ha ribadito di essere un candidato “tradito”, con chiaro riferimento alla scelta fatta poi dalla Poli.
Non ha dubbi nel sostenere la ex sindaca di Lecce il leader del Carroccio. Alla domanda del perché non ha scelto Schittulli, risponde secco: “Sto con Adriana Poli Bortone perché Fitto sta con Alfano e, quindi, con la sinistra”.
Salvini apre il suo tour salentino dal comitato elettorale di Mauro Giordano, lì dove nelle scorse ore sono state prese a sprangate le vetrine. Parla del suo essere “autonomista” e ha idee chiare sul gasdotto Tap (“se il territorio non lo vuole, io sposo le sue posizioni, non si deve fare”), ma anche sulla vicenda Xylella: “Non va toccato un solo albero di fronte a queste incertezze”.
Al Tiziano la conferenza finale. Salvini entra da una porta secondaria. Fuori, la contestazione ha toni accesi. I lanci di uova continuano anche dopo che il segretario della Lega va via, tenendo di fatto in ostaggio nell’Hotel chi è all’interno, motivo che ha acceso le polemiche anche con la polizia, lì in tenuta antisommossa, ma che non è riuscita a placare i contestatori.
