Cronaca

Xylella, la Francia vieta importazioni di piante pugliesi. Vendola: “Il governo si opponga”

BARI- Dopo le barbatelle salentine bloccate dall’Algeria, è la volta della Francia: il ministro dell’Agricoltura Stephane Le Foll vieterà da lunedì le importazioni delle piante a rischio Xylella dalla Puglia. «In attesa dell’attuazione di un dispositivo europeo – si legge in una nota del governo parigino- il ministro ha deciso di prendere misure nazionali. Un decreto è stato firmato oggi e verrà pubblicato domani».

Delle misure europee erano già state chieste dalla Francia il 16 gennaio scorso, per evitare “conseguenze economiche molto pesanti per le filiere vegetali francesi e vista la prossimità di alcune regioni come la Corsica ai ceppi italiani”.
Il divieto riguarda “gli scambi intra-europei dallaPuglia e le importazioni provenienti da zone infette di Paesi terzi coinvolti”. A questo, prosegue il ministro Le Foll, si «aggiungerà un rafforzamento del piano di controllo e di sorveglianza sull’insieme del territorio nazionale».

“Ci aspettiamo – ha replicato a stretto giro Vendola- un immediato intervento del governo contro il provvedimento adottato da un altro stato membro dell’Unione, che, attivando una misura di salvaguardia, viola la decisione comunitaria e si pone in procedura di infrazione, creando un grave danno all’economia della Puglia”. Questo ha scritto in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina.

Per il governatore “la misura francese appare eccessiva anche rispetto alla proposta di modifica della decisione comunitaria in discussione il 27 e 28 aprile a Bruxelles, e quindi fortemente sbilanciata verso l’interesse economico e commerciale di un altro paese membro. Non ci stupiremmo – ha scritto Vendola – che l’esempio francese, se non adeguatamente contrastato, fosse seguito da altri Stati membri, magari vietando l’importazione da tutta l’Italia di materiale vegetale”.

ENZO LAVARRA, CONSIGLIERE del ministro Martina e delegato all’emergenza, aggiunge: “il governo si farà sentire, è un embargo ingiustificabile. Reagiremo in sede comunitaria contro queste azioni di concorrenza sleale, esiste già un blocco delle piante potenzialmente ospiti, ma questo è troppo. Chiederò il pronunciamento di tutti gli europarlamentari”.
Interviene anche coldiretti: “I tempi, i modi e contenuti del provvedimento francese appaiono sproporzionati ed irrispettosi e, per questo, del tutto inaccettabili ma vale la pena anche ricordare che l’Italia è vittima della mancanza di controlli alle frontiere dell’Unione europea da dove è arrivata la malattia”.

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