SAN FOCA- Serviranno ad attrarre aziende che si occuperanno, in un caso, delle attività di di ingegneria civile su entrambi gli approdi, di ispezionare i fondali e provvedere al precollaudo; nell’altro di fornire tubi lineari e rivestimenti sottomarini.
Sono i due bandi, tecnicamente definiti “di prequalificazione”, con i quali TAP tira dritto verso la realizzazione del gasdotto. All’indomani dell’incontro interlocutorio alla Presidenza del Consiglio nel quale i sindaci di Otranto, Brindisi e Torchiarolo hanno espresso un secco no alla possibilità di rappresentare approdi alternativi a San Foca (leggermente più aperturista il sindaco di San Pietro Vernotico che prospetta l’opzione referendum), TAP compie un altro passo verso la costruzione del gasdotto che dovrebbe portare il gas dall’Azerbaijan al Vecchio continente.
Il primo bando (la sigla in inglese è EPCI) è relativo ai lavori di progettazione esecutiva, acquisti, costruzione e installazione della tratta sottomarina del gasdotto, un serpente di 105 km che corre sotto le acque del Mare Adriatico a una profondità massima di 820 metri. E’ il TED – Tenders Electronic Daily, supplemento della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea a ospitare gli estremi dei due bandi.
“Il processo di selezione dei potenziali fornitori sarà, come sempre rigoroso – afferma il Procurement Director della multinazionale Knut Steinar Kvindesland – con particolare enfasi – sottolinea – sui più elevati standard in materia di Salute, Sicurezza e Protezione ambientale e su una verificabile adesione alla politica di “danno zero” di TAP”. Terminata la selezione, Trans Adriatic Pipeline renderà noti, a maggio, i bandi di gara per la realizzazione della tratta offshore.
