LECCE – Trovare una casa in affitto a Lecce è diventata un’impresa. Una sorta di mission impossibile per chiunque, soprattutto per famiglie con bambini, per giovani coppie, per cittadini extracomunitari o per chi ha animali.
Chi può prova ad acquistare un’abitazione, ma chi non ne ha le risorse è costretto a trovare un’altra soluzione, magari anche trasferendosi armi e bagagli a casa di genitori o di parenti.
Ma perché è così difficile scovare un appartamento in affitto?
I numeri stanno lì a certificare una situazione oggettivamente anomala e preoccupante. A Lecce ci sono 3145 posti letto. La parte da leone la fanno i bed and breakfast con 466 posti. Trasformare gli appartamenti in b&b o case vacanze è diventata una abitudine. Un trend che rischia di avere ripercussioni per chi è a caccia di un affitto. Ad andar bene si riesce a trovare soluzioni temporanee: chi ha un appartamento a volte – ma parliamo di pochi casi – sarebbe pure disposto a concederlo in locazione ma per un breve periodo, con contratti transitori che vanno al massimo da ottobre a maggio. A partire da giugno il disco cambia e i turisti diventano facile preda per eventuali speculazioni economiche. Il mercato immobiliare rischia cosi di diventare drogato o, quanto meno monco, perché alla grave carenza di affitti si aggiunge l’evidente e in alcuni casi incomprensibile impennata dei prezzi delle abitazioni date in affitto. Per un trilocale al quartiere Leuca i proprietari chiedono fino a 700 euro mensili quando fino a un paio d’anni fa erano sufficienti 400-450 euro.
Ma non solo: a quei pochi fortunati vengono chieste fideiussioni bancarie, assicurative e garanzie di vario genere. E cosi finiscono con il ritrovarsi l’ennesima porta battuta in faccia. La prima, infatti, è quella della banca: l’accesso ai mutui è spesso negato. E allora il ricorso all’affitto diventa un ripiego. Ma anche in questo caso si rivela un buco nell’acqua. Un sistema perverso che nega un diritto fondamentale, quello alla casa.