LECCE – Non solo violenza fisica, ma anche economica. Un aspetto a volte sottaciuto, di certo poco considerato che mette in grave difficoltà le donne, costrette a sottostare a impliciti ricatti. Una forma di abuso spesso silenziosa, ma profondamente distruttiva. Ecco perché la Banca Popolare Pugliese ha deciso di sostenere e incoraggiare concretamente il percorso intrapreso dalle donne che hanno aderito a Fil Rouge, l’associazione che gestisce una sartoria sociale a Galatina.
Nel progetto verranno coinvolte 4 donne, tre delle quali provenienti da contesti familiari difficili, alcune di loro vittime di violenza, che lavoreranno in un laboratorio sartoriale sociale ecosostenibile nel quale l’inclusione e la valorizzazione dell’antico mestiere della sarta e della ricamatrice diventeranno le armi per riciclare e riusare tessuti destinati al macero.
Banca Popolare pugliese ha voluto commissionare un primo lavoro a Fil Rouge: la realizzazione di 900 shopper con tessuti e materiali di recupero. Una borsa unica non solo per l’eleganza sartoriale ma anche perché carica di speranza e impegno.
Insomma, gli shopper diventano simbolo di riscatto, di inclusione e di emancipazione.
