Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce ha convalidato il fermo della guardia giurata 23enne di Lecce, accusata di aver sparato due colpi di pistola contro un 24enne, al termine di una violenta lite avvenuta all’alba di giovedì scorso nel centro storico di Copertino, in piazza Regina Margherita.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la discussione sarebbe nata per motivi ritenuti “futili”, legati a vecchie frizioni tra giovani provenienti da Lecce e Copertino. Il provvedimento, firmato dal giudice Marcello Rizzo, contesta al 23enne, difeso dall’avvocato Raffaele Benfatto, il reato di tentato omicidio aggravato, oltre al porto abusivo d’arma da fuoco. Il Gip ha disposto nei confronti dell’indagato gli arresti domiciliari.
Le immagini di videosorveglianza acquisite dai carabinieri avevano immortalato i momenti cruciali: alle 05:16 si nota la prima fiammata dell’arma, seguita un secondo dopo dal secondo colpo. La vittima è caduta a terra mentre l’aggressore, ancora armato, si è allontanato verso una Lancia Delta scura, ripartendo a forte velocità insieme a un presunto complice.
Il 24enne è stato soccorso da alcuni presenti è stato prima accompagnato all’ospedale di Copertino, poi trasferito al Vito Fazzi di Lecce. Uno dei proiettili sparati ha raggiunto la vittima alla guancia, ferendolo alla mascella e rendendo necessario un intervento chirurgico. Il 24enne si trova ancora ricoverato con prognosi riservata
Nell’ordinanza vengono riportate anche le testimonianze di chi ha assistito alla scena. Un amico dell’indagato avrebbe riferito che, durante la fuga, il 23enne avrebbe ammesso: “Non doveva andare così, volevo solo spaventarli”.
