Si aggiunge quello che potrebbe essere uno degli ultimi tasselli mancanti nella storia che ha sconvolto non solo Calimera ed il Salento, ma tutta l’Italia: la Lancia Y grigia di Najoua Minniti è stata ritrovata in mare a Roca. Un elemento che, insieme agli esiti delle autopsie su madre e figlio, potrebbe contribuire a chiudere il cerchio su una vicenda.
L’auto giace capovolta sul fondale dell’Adriatico, individuata dai carabinieri dopo la segnalazione di un sub e confermata da un primo sopralluogo. Il ritrovamento del mezzo potrebbe fornire indizi preziosi sugli ultimi movimenti della 36enne, ritrovata senza vita lo scorso martedì nei pressi della scogliera di Sant’Andrea.
Sul caso la Procura di Lecce procede con un fascicolo aperto per omicidio volontario e istigazione al suicidio. Una pista resa ancora più concreta da un dettaglio emerso nelle ultime ore: una telecamera di sorveglianza, installata vicino alla casa di Calimera in cui è stato poi trovato morto il piccolo Elia Perrone, avrebbe ripreso la donna alla guida della stessa Lancia Y intorno alle 3.30 della notte. Un’immagine che potrebbe definire la timeline degli eventi.
Il corpo del bambino, rinvenuto nel letto e ancora in pigiama, potrebbe essere stato soffocato nella notte tra lunedì e martedì. A definire con certezza tempi e cause della morte sarà l’esame autoptico affidato al medico legale Alberto Tortorella. Il lavoro degli investigatori prosegue sul campo con carabinieri e Guardia Costiera, da Pescara sono poi giunti i sommozzatori dell’Arma.
