Si è chiuso nel giro di poche ore il cerchio sulla sparatoria avvenuta a Copertino all’alba di giovedì. La Procura di Lecce ha disposto il fermo in carcere di un 23enne, di Lecce, guardia giurata, accusato di aver sparato due colpi di pistola contro un 24enne, al termine di una violenta lite avvenuta nel centro storico, in piazza Regina Margherita.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la discussione sarebbe nata per motivi ritenuti “futili”, legati a vecchie frizioni tra giovani provenienti da Lecce e Copertino. Il provvedimento, firmato dal sostituto procuratore Erika Masetti, contesta al 23enne il reato di tentato omicidio aggravato, oltre al porto abusivo d’arma da fuoco.
Le immagini di videosorveglianza acquisite dai carabinieri immortalano i momenti cruciali: alle 05:16:42 si nota la prima fiammata dell’arma, seguita un secondo dopo dal secondo colpo. La vittima cade a terra mentre l’aggressore, ancora armato, si allontana verso una Lancia Delta scura, ripartendo a forte velocità insieme a un presunto complice.
Il 24enne è stato soccorso da alcuni presenti è stato prima accompagnato all’ospedale di Copertino, poi trasferito al Vito Fazzi di Lecce. Uno dei proiettili sparati ha raggiunto la vittima alla guancia, ferendolo alla mascella e rendendo necessario un intervento chirurgico. Il 24enne si trova ancora ricoverato con prognosi riservata
Nel decreto di fermo vengono riportate anche le testimonianze di chi ha assistito alla scena. Un amico dell’indagato avrebbe riferito che, durante la fuga, il 23enne avrebbe ammesso: “Non doveva andare così, volevo solo spaventarli.”
La Procura ha ritenuto sussistente il pericolo concreto di fuga, sottolineando la gravità del fatto e la disponibilità dell’indagato a utilizzare un’arma da fuoco in luogo pubblico. Per questo è stato disposto il trasferimento in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire eventuali responsabilità di altri presenti.
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