PORTO CESAREO – A 12 anni violentata, in più occasioni, da un amico 32enne della sua mamma, ospite in casa loro per qualche giorno a Porto Cesareo, dove madre e figlia stavano trascorrendo le vacanze estive lo scorso anno. È quanto puntano ad accertare le indagini coordinate dal pubblico ministero Erika Masetti e affidate ai carabinieri, avviate subito dopo la denuncia sporta nel luglio 2024 dal genitore della 12enne. L’uomo è attualmente accusato di violenza sessuale aggravata e continuata e adesso rischia il processo: il gip ha fissato l’udienza preliminare al prossimo 26 gennaio.
Stando alla denuncia, il 32enne avrebbe dormito per cinque notti in casa dell’amica sua coetanea, dopo essersi offerto di fare da cicerone a lei e alla sua giovanissima figlia nel periodo di loro permanenza nel Salento. Ed è proprio con la complicità del buio che l’adulto si sarebbe intrufolato in più occasioni nel letto della ragazzina, costringendola ad atti di erotismo e rapporti completi.
Una notte la madre della vittima avrebbe sorpreso i due sul terrazzo di casa, intenti ad abbracciarsi e baciarsi. Da lì l’uomo sarebbe stato rispedito a casa sua e la ragazzina avrebbe confessato alla madre di essere stata costretta non solo a baciarlo, ma anche a spingersi ben oltre.
Nei giorni successivi alla denuncia, l’adolescente – complice un ritardo del ciclo mestruale – ha manifestato segni di malessere importanti, tra cui diversi episodi di enuresi notturna e la manifesta volontà di togliersi la vita impugnando un coltello.
