Gli esecutori dell’attentato contro l’ex allenatore della Virtus Francavilla, Antonio Calabro, non sono ancora noti, ma gli inquirenti indicano come presunto mandante l’ex giocatore Leonardo Perez e, come istigatore, il consigliere regionale Mauro Vizzino, suo cognato.
L’episodio risale al 23 febbraio di due anni fa, quando due colpi di pistola furono sparati contro l’auto di Calabro a Melendugno, forse per rancore del calciatore, impiegato poco in campo. Al tempo, fu lo stesso tecnico ad accorgersi, tra le 3.30 e le 4 della notte, di alcuni rumori sospetti provenire dall’esterno dell’abitazione per poi accorgersi, soltanto la mattina seguente, dei colpi che avevano danneggiato la sua auto.
Il rischio ora, per Vizzino, figura politica di rilievo e candidato alle prossime regionali con il partito Per la Puglia, a sostegno di Decaro presidente, è rappresentato dalle possibili ripercussioni sulla sua campagna elettorale. L’indagine, ancora in corso, si basa sul vaglio delle telecamere e varie testimonianze, ma vi è da precisare che l’avviso di conclusione non equivale a una condanna.
