LECCE – Le indagini archeologiche nel cantiere di via Alvino, in piazza Sant’Oronzo, continuano a regalare preziose novità sulla Lecce medievale. Lo scavo condotto in profondità lungo il muro di cinta di quella che dovrebbe essere una fortezza sta facendo emergere una stratificazione riconducibile ad un arco temporale molto più ampio e che apre di fatto a nuovi scenari di approfondimento. Ed è su questo particolare che adesso si sta soffermando il lavoro dell’equipe. Dalle immagini che stanno scorrendo, infatti, si può notare la differenza dei blocchi che vanno a comporre il muro perimetrale. Le attività di indagini proseguiranno ancora per qualche giorno, poi si cercherà di tirare le prime conclusioni. E ritrovamenti di epoca medievale stanno emergendo anche dal cantiere di via Fazzi. Anche in questo caso si faranno le opportune valutazioni prima di procedere con ulteriori interventi. Delle novità che stanno emergendo dai cantieri archeologici dell’area di piazza Sant’Oronzo se ne discuterà certamente nel corso del secondo incontro del Comitato guida per l’anfiteatro romano insediatosi appena due settimane addietro con compiti consultivi e di supporto scientifico specialistico per la redazione del Documento di indirizzo alla progettazione (Dip) relativo all’intervento “Ampliamento scavi archeologici e fruizione di piazza Sant’Oronzo – Anfiteatro romano” finanziato nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 con 18 milioni di euro. Nella prossima riunione del Comitato, prevista per la fine di novembre, si potrebbe già fare un passo avanti nella direzione del Documento di indirizzo alla progettazione (Dip). Intanto avviato l’iter per la redazione di una convenzione tra Ministero e Comune per un accordo di valorizzazione. Il Comitato continuerà a seguire le fasi di definizione del progetto, fornendo contributi specialistici e garantendo un percorso trasparente, partecipato e fondato su basi scientifiche. Subito dopo si dovrà procedere al progetto di fattibilità tecnico economica, con l’acquisizione dei pareri della Soprintendenza.
