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Lecce, Primavera e tifosi: la sintesi perfetta di Sticchi Damiani

LECCE – La domenica perfetta. O, come ha scritto il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, la sintesi perfetta.

In un post su facebook il numero uno del club giallorosso, ha unito tre foto: quella del Settori Ospiti del Tardini, con 3500 tifosi giallorossi. Poi uno scatto nella pancia del Tardini, nello spogliatoio del Lecce dove è esplosa la gioia di Falcone e compagni per la conquista della prima vittoria in campionato, contro una diretta concorrente per la salvezza. E, infine, e non meno importante, il pareggio del Lecce Primavera in casa della Juventus. Una partita che sembrava essere scivolata via sui gol bianconeri dopo averla riaperta con il gol di Gorter. La banda di Simone Schipa l’ha ripresa fissando il punteggio sul 3-3.

Ecco la sintesi perfetta: tre foto, tre scatti. Non c’è bisogno di aggiungere altro.

Ed è giusto festeggiarle anche così quando si incastrano questi risultati. Perché non sarà sempre così. Perché il Lecce è condannato a soffrire, ma se lotta come quello di Parma, qualche volta si può anche gioire.

Come ha fatto domenica la Primavera di Schipa, credendoci fino alla fine, contro la Juventus, ha festeggiato il pareggio come una vittoria.

E nel quadro domenicale di Sticchi Damiani ci sono i tifosi: il loro sostegno non manca mai. E a Parma hanno dato ancora una volta dimostrazione che lungo questo percorso pieno di difficoltà, Falcone e compagni non saranno mai soli.

Il tecnico Eusebio Di Francesco ha tanti motivi per essere contento, per essere ottimista. Ma l’allenatore pescarese ha sempre difeso il proprio operato e quello del suo staff. Affermando, per esempio, che durante a Bressanone è stato fatto un ritiro di alto livello. Un pre campionato dove ha lavorato con una rosa che poteva perdere e acquisire pezzi, ogni giorno. Dopo cinque giornate sembrava prematura ogni critica o osservazione puntigliosa. Di Francesco aveva ed ha bisogno di tempo per poter assemblare il gruppo, farlo diventare squadra attraverso il lavoro, la conoscenza reciproca. Un discorso che vale soprattutto per i nuovi arrivati. Stulic, Sala, Sottil, Siebert. Oggi solo Siebert e Sala sembrano note stonate, almeno per il momento. Stulic e, soprattutto Sottil, sono più avanti, in tutto. Certo da Stulic si aspettano i gol salvezza e da Sottil più continuità. Intanto l’esterno arrivato dalla Fiorentina ha firmato la prima vittoria in campionato della squadra leccese. Di Francesco si aspetta molto da lui. Lo conosceva dai tempi del Cagliari, ma a Lecce pretenderà di più, perché ha tecnica, che a questo Lecce serve. Per la prova di Parma tutti promossi, ma a Di Francesco, al di là dei voti, interessavano altri aspetti, che lo avranno reso felice. Lui ha parlato di consapevolezza. Questo Lecce deve essere consapevole di quello che può fare. Con le proprie armi. Una squadra che deve sempre produrre il massimo sforzo per portare a casa il risultato. In attesa che tutti i nuovi possano esprimersi al massimo Di Francesco punta sulla vecchia classe, quella della passata stagione, comunque non allenata da lui, ma più pronta e allenata per questo campionato. A Parma, nell’undici di partenza c’erano solo due volti nuovi: Sottil e Stulic. Quasi la stessa squadra della passata stagione, ma nuove idee. Anche per Di Francesco arriverà la sintesi perfetta.

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