LECCE – Maxi sequestro alle porte di Lecce, in località San Cataldo-Ciccorusso, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale.
Qui è stato constatato come, nonostante il diniego del Comune alla richiesta di permesso a costruire, il proprietario di un’azienda agricola con annesso maneggio avesse proceduto a mettere in piedi una serie di opere abusive. Più nel dettaglio: tre piscine, un chiosco bar, una fossa scavata nella roccia (e coperta da un solaio) dove confluivano i reflui dei servizi igienici, una concimaia in cemento armato e 11 capannine con tettoia dove far sostare le carrozze.
Per tutte le opere risultate abusive a seguito di accertamenti è scattato il sequestro preventivo. Ad aggravare l’illecito la posizione dell’area in questione, in una zona boscata sottoposta a vincolo paesaggistico.
Alla luce di tutto questo il 66enne, rappresentante legale dell’ associazione sportiva dilettantistica conduttrice dell’ azienda agricola, è stato denunciato. È stata lasciata, invece, la disponibilità dell’allevamento dei cavalli, laddove non incompatibile con il sequestro delle opere, per assicurare comunque il benessere degli animali presenti.