Sono considerati responsabili del sequestro lampo di un imprenditore, i sette arrestati dalla squadra mobile di Andria. Il più anziano, un 78enne di Bisceglie, si trova ai domiciliari, gli altri sei, tutti di Andria e con precedenti penali, sono in carcere. Tra loro ci sono anche un padre e suo figlio. Le accuse, contestate a vario titolo, sono di sequestro di persona a scopo di rapina, tentata rapina aggravata dall’uso di armi, detenzione e spendita di banconote false. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Trani e denominata Game Over, è stata avviata a seguito di una rapina avvenuta la mattina del 7 gennaio scorso nei pressi di un’agenzia di scommesse nel centro di Andria. Gli autori, tutti con volto travisato, avevano costretto il titolare a salire su un’auto e, dopo averlo malmenato con calci e pugni, gli avevano sottratto l’incasso della sera precedente, per poi liberarlo alla periferia della città.
Gli investigatori, anche grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a individuare i presunti responsabili. Nel corso delle indagini è emersa inoltre la detenzione e spendita di banconote false, realizzata anche attraverso l’utilizzo di un minorenne.
