Colpo di scena nella vicenda del porto turistico di Leuca. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia – sezione di Lecce – ha accolto l’istanza cautelare presentata dalla società Porto Turistico Marina di Leuca S.p.A. contro la Regione Puglia e il Comune di Castrignano del Capo, sospendendo in via interinale gli effetti della determina dirigenziale regionale del 1° settembre che dichiarava la decadenza della concessione cinquantennale.
Il decreto, firmato dal presidente della sezione Ettore Manca, stabilisce che, «per la natura del pregiudizio dedotto e bilanciati i diversi interessi», sia opportuna una sospensione temporanea del provvedimento impugnato, in attesa di una valutazione collegiale fissata per l’8 ottobre prossimo. In sostanza, fino a quella data, la revoca non produce effetti e la società resta formalmente concessionaria del porto.
La Regione aveva dichiarato la decadenza della concessione (rilasciata nel 2008 e valida fino al 2058) contestando alla società inadempienze gravi: mancato avvio delle opere previste dal cronoprogramma – tra cui la palazzina servizi, viabilità, parcheggi e dragaggi – e condotte ritenute dilatorie e scorrette. Il Comune di Castrignano, socio al 49% della società, era stato individuato come nuovo gestore provvisorio dell’area.
La società ha reagito impugnando la determina regionale, contestando le accuse e denunciando pressioni politiche. Il Tar ha scelto di congelare la decisione, senza esprimersi sul merito, per «riservare al collegio una valutazione integrale della causa».
L’udienza dell’8 ottobre sarà decisiva per capire se la decadenza della concessione verrà confermata o se la società potrà proseguire nella gestione. Nel frattempo, sullo sfondo resta il nodo più importante: garantire al porto turistico di Leuca stabilità gestionale e prospettive di sviluppo, dopo anni di stallo e contenziosi.
