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Muore in attesa nel Pronto Soccorso, otto indagati. La denuncia choc della famiglia

CASARANO – Ha tentato fino alla fine di far capire al personale del pronto soccorso che suo marito non poteva più aspettare e che – considerato che ormai respirava a fatica – persino una manciata di minuti di attesa in più avrebbero potuto essergli fatali, come purtroppo è accaduto.

Si legge questo nell’integrazione di denuncia presentata dalla moglie di Danilo Pellegrino, 52enne di Collepasso morto in sala d’attesa in Pronto Soccorso a Casarano, dove era arrivato con forti dolori al petto ed era stato sottoposto ai primi esami. In attesa dell’esito, le condizioni dell’uomo sono precipitate fino all’epilogo più brutto, davanti agli occhi increduli della consorte e di altri pazienti.

Prima del dramma, denuncia la donna, un medico seduto dietro la scrivania avrebbe ironizzato sul quadro clinico della vittima.

L’odissea vissuta quel giorno è ricostruita da moglie e figlia nell’integrazione di querela presentata nelle scorse ore per il tramite dell’avvocato Luigi Suez. La Procura, già al margine della prima denuncia, ha aperto un’inchiesta e la prossima settimana sarà effettuta l’autopsia sul corpo del 52enne. Al momento risultano indagate otto persone, tra medici e infermieri di turno al momento della tragedia: a difenderli gli avvocati Massimo Pagliaro, Luca Puce e Mario Stefanizzi. 

Su ciò che è accaduto quel pomeriggio, prima del decesso, la moglie della vittima che era lì non ha dubbi, così come la figlia (infermiera di professione a Modena) che più volte ha parlato al telefono con il padre: Pellegrino poteva essere salvato.

Alle 18.30 l’uomo, ad esempio, ha riferito alla figlia di sentirsi sempre peggio e di non essere considerato dagli infermieri che, con in mano l’elettrocardiogramma, sarebbero andati via, lasciandolo su una sedia, visibilmente debole e in grado a fatica di respirare. Il 52enne, sempre stando alla denuncia della famiglia, non sarebbe stato monitorizzato. Di più: sarebbe rimasto da solo, su una sedia di plastica, dove la moglie – dopo una serie di proteste – sarebbe riuscita a raggiungerlo tre quarti d’ora dopo, trovandolo in pessime condizioni. A fronte di sollecitazioni incalzanti, un infermiere avrebbe infine risposto che il cardiologo era in sala operatoria.

Quando Pellegrino si accascia per terra in sala d’attesa, per lui non c’è più nulla da fare.

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