CINEMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi lettori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
La romcom del momento: sarà convincente?
Cominciamo le nostre proposte settimanali parlandovi della commedia romantica Material love di Celine Song. La romcom, che ha fatto discutere parecchio il pubblico mondiale nei mesi precedenti, approda finalmente anche nei cinema del Bel paese. La regista, dopo l’ottimo e commovente esordio datato 2023 Past Lives, è tornata nuovamente a parlare di bei sentimenti, ma questa volta con un super cast Hollywoodiano guidato dalla statunitense Dakota Johnsohn. L’interprete veste i panni della newyorkese Lucy, matchmaker che aiuta i clienti a trovare la loro anima gemella. Durante un matrimonio, la donna conosce Harry Castillo, uomo ricco, bello e gentile (interpretato da Pedro Pascal), che sulla carta sembrerebbe l’amore della sua vita. Il caso vuole che, però la sera stessa, la protagonista incontri il suo ex marito John (interpretato da Chris Evans), con cui ha vissuto una relazione intensa e piena d’amore ma poco sana. Nonostante l’ipotetico futuro con Harry sembri la strada migliore da perseguire, un nostalgico sguardo al suo rapporto con John le farà sorgere dei dubbi, impedendole di andare avanti con il nuovo amante.
I Warren si scontrano con il male per l’ultima volta
Passiamo all’atteso ultimo atto di una nota saga horror, ovvero a The conjuring: il rito finale di Michael Chaves. Il lungometraggio è il capitolo conclusivo dell’omonimo universo cinematografico che si è avviato nel 2007 con il primo film della saga e che ad oggi conta un franchise prolifico di ben 10 film dell’orrore. Esattamente come i tre episodi precedenti, questa quarta pellicola ha come protagonisti assoluti i coniugi Warren, coppia di demonologi e investigatori del paranormale statunitensi realmente esistita e portata sul grande schermo, anche questa volta, dai sempre azzeccati Vera Farmiga e Patrick Wilson. Focus di questa loro ultima avventura è il caso dell’infestazione della casa della famiglia Smurl, uno dei più estremi e agghiaccianti affrontati dal duo. I veri Ed e Lorraine, negli anni ’80, non riuscirono a sconfiggere questo male: le loro versioni cinematografiche avranno più fortuna?
Carmelo Bene torna in vita per Maresco
E in conclusione andiamo alla corrente edizione del Festival del cinema di Venezia, con il metacinematografico Un film fatto per Bene del regista Franco Maresco.
Il cineasta palermitano si fece conoscere nell’ultima fase degli anni 90′ con il controverso esordio co-diretto insieme al collega Daniele Ciprì Lo zio di Brooklyn, lavoro idiosincratico e coraggioso che mirava a criticare e destrutturare il degrado culturale e sociale della società contemporanea. A trent’anni di distanza, l’autore ha deciso di dirigere un altro progetto particolarmente originale: un film ambientato a Palermo che racconta il processo di produzione di un lungometraggio incentrato sulla figura dell’intellettuale e artista salentino Carmelo Bene. Una produzione tutt’altro che semplice: questo discorso metatestuale incomincia quando il produttore di Lucky Red Andrea Occhipinti, esasperato dalle complicazioni sul set, decide di interrompere tutto. Un amico di Maresco, Umberto Cantone, cercherà di ripercorrere le varie fasi produttive del lungometraggio per indagare sulla personalità del regista e intellettuale italiano più esplosivo e irriverente di sempre.