CASARANO – Il tempo di attesa, il peggioramento dei sintomi, l’assenza del cardiologo. Sono i tre aspetti al centro dell’inchiesta aperta dalla Procura di Lecce sulla morte di Danilo Pellegrino, il 52enne di Collepasso deceduto mercoledì pomeriggio al Pronto Soccorso dell’ospedale “F. Ferrari” di Casarano.
Gli investigatori dovranno chiarire se quell’ora trascorsa tra il triage, gli accertamenti diagnostici e l’attesa in sala, durante la quale l’uomo avrebbe più volte segnalato l’aggravarsi dei dolori, anche con toni accesi, possa essere stata determinante. Verrà inoltre verificato se il mancato intervento tempestivo del cardiologo, impegnato in sala operatoria, abbia influito sulla morte del 52enne e se l’infarto fosse già in atto al momento dell’arrivo in ospedale.
I carabinieri, su disposizione della pm Erika Masetti, hanno acquisito la cartella clinica: il documento permetterà di ricostruire nel dettaglio gli interventi, risalire ai nomi dei medici presenti in pronto soccorso in quel momento e verificare tutte le fasi dell’assistenza prestata. La salma è stata trasferita all’obitorio del “V. Fazzi” di Lecce e lunedì mattina sarà conferito l’incarico al medico legale Roberto Vaglio per eseguire l’autopsia, che potrà stabilire con precisione le cause del decesso.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Pellegrino era arrivato in ospedale intorno alle 17 insieme alla moglie, già provato da forti dolori al petto. Dopo il triage e gli esami previsti, sarebbe stato fatto accomodare in sala d’attesa, dove i sintomi si sarebbero intensificati fino al collasso improvviso per un arresto cardiocircolatorio. Il 52enne si è accasciato a terra dopo circa un’ora di attesa. I tentativi di rianimazione sono risultati vani. La moglie ha sporto denuncia. I familiari attendono ora che l’inchiesta faccia piena luce sulla morte del loro caro.
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