LA CRONACA
Erano in 160mila gli spettatori che hanno fatto vibrare Melpignano per la 28ª edizione della Notte della Taranta, il concertone che ieri ha trasformato il cuore del Salento in un grande palcoscenico a cielo aperto.
La serata si è aperta con un commosso omaggio a Pippo Baudo, scomparso una settimana fa: un video dedicato ai grandi conduttori Rai e un lungo applauso del pubblico. Poi spazio alla musica, con l’Orchestra Popolare e il corpo di ballo diretti dal maestro concertatore David Krakauer, affiancati da ospiti come Giuliano Sangiorgi, Canzoniere Grecanico Salentino, Antonio Castrignanò, Ermal Meta, Serena Brancale, Settembre, Anna Castiglia e la giovane TÄRA.
Il filo conduttore è stato il grido per la pace, scandito dalla piazza insieme a Sangiorgi, che ha emozionato con l’intensa esecuzione di Lu rusciu de lu mare. Non sono mancati momenti di riflessione globale – dal monologo pacifista di Charlie Chaplin proiettato sul maxischermo ai richiami degli ospiti Brancale e TÄRA ma anche di Alessandra Caiulo al dramma palestinese – mentre restano sullo sfondo i silenzi su temi locali come Xylella, ambiente e turismo.
Tra pizzica tradizionale e nuove contaminazioni, il pubblico ha danzato senza sosta: dalle ninne nanne di Ninfa Giannuzzi alla trascinante “Araba fenice” di TÄRA, passando per i virtuosismi di Krakauer al clarinetto e le coreografie di Fredy Franzutti, che hanno dato un linguaggio contemporaneo alle radici popolari.
Tre parole chiave riassumono l’edizione 2025: clarinetto, danza, amicizia. E l’abbraccio collettivo di Melpignano si è chiuso, come da tradizione, con Calinitta e l’arrivederci al prossimo anno.
Sul fronte dei soccorsi da parte dei 200 volontari della croce rossa italiana, si sono registrati 345 interventi, dei quali 119 con accesso al Posto Medico Avanzato e quattro invece le persone trasportate in ospedale.