A Leverano il tempo sembra essersi fermato per sei notti, scandito solo dal ritmo della musica, dal tintinnare dei boccali e da quell’inconfondibile profumo di luppolo nell’aria. La 19esima edizione di Birra e Sound, firmata Mebimport, si è congedata tra applausi e momenti indimenticabili, lasciando dietro di sé una scia densa di emozioni, gusto e orgoglio salentino.
Una festa da 10mila metri quadrati che non ha mai perso il ritmo, tra birre di tutto il mondo, cucina d’eccellenza, sorrisi e un’atmosfera che ha saputo mescolare memoria e leggerezza, artigianato e futuro. Il gran finale? Un classico che ormai è più che un concerto: è un rito collettivo, quasi una messa laica. I Sud Sound System hanno chiuso la rassegna con il loro sound inconfondibile, facendo ballare, cantare e abbracciare un’intera comunità.
Ma Birra e Sound non è (solo) musica. È soprattutto narrazione di un territorio che ha scelto di raccontarsi attraverso le sue eccellenze. Come nel caso dell’area gestita con il Consorzio Agricolo, che ha dato spazio ai birrifici italiani a filiera agricola tracciata. Tra questi spicca Birra Salento, con la sua malteria di proprietà e una produzione 100% made in Leverano: un orgoglio locale che sa di terra, sole e sudore, servito in bicchieri pieni di personalità. Un progetto che racconta sostenibilità, identità e visione.
Non sono mancate le sorprese per chi ama esplorare: dalle birre internazionali più rare ai microbirrifici italiani più innovativi, fino a proposte gluten-free, analcoliche e vegane. Il tutto accompagnato da una selezione gastronomica che ha attraversato lo Stivale, portando nel Salento un viaggio di sapori da Nord a Sud.
A fare da cornice, le luminarie artigianali di Giuseppe De Cagna, veri e propri gioielli di luce che hanno incorniciato i momenti più intensi e regalato al pubblico una dimensione quasi fiabesca. A completare il quadro: luna park, performer, artisti di strada, e quell’irresistibile nostalgia anni ’90 fatta di kiss cam, balli improvvisati e risate senza filtro.
Spazio anche alla sensibilità, con lo stand di Porte del Cuore, per parlare di Alzheimer e salute mentale, e con l’impegno concreto di Abilfesta, che ha garantito accessibilità totale per le persone con disabilità. Perché Birra e Sound non è solo inclusiva: è una festa pensata davvero per tutti.
Ora lo sguardo è puntato verso il futuro. La ventesima edizione, già in cantiere, promette una nuova location e una valanga di novità. Ma una cosa è certa: qualunque sia lo spazio fisico che la ospiterà, l’anima di Birra e Sound resterà la stessa. Un’anima fatta di birra buona, musica che unisce e un Salento che – quando ci crede – sa fare le cose davvero con il cuore.
A Leverano si è brindato forte. E si è sognato ancora più in grande.