BRESSANONE -Nella passata stagione per Medon Berisha solo 17 partite, molte delle quali non da titolare.
Per un ragazzo di 21 anni, non è il massimo soprattutto se si ambisce a far parte in pianta stabile della propria nazionale, quella albanese.
Medon, ritiro agli sgoccioli come è andata a Bressanone?
“Molto bene, molto bene. Abbiamo lavorato tanto. Abbiamo spinto tanto”.
Che tipo di lavoro avete svolto?
“Abbiamo lavorato molto nella fase offensiva, sicuramente sui movimenti degli esterni e pure dei centrocampisti”.
Cosa le chiede?
“In particolare il Mister mi chiede di inserirmi di più e di attaccare la porta di più”.
Che tipo di campionato si aspetta?
“Difficile come sempre, giochiamo per il nostro obiettivo che è la salvezza”.
Questo può essere per lei il campionato della definitiva consacrazione?
“Sì, spero di sì. Spero che non avrò dei infortuni e posso dare continuità”.
L’impressione sui suoi nuovi arrivati?
“Molto buona, molta Molto buona”.
Su Francesco Camarda se la sente di spendere qualche parola in più, visto che ne parlano in tanti.
“Sì, sì, è un ragazzo molto bravo, sia come giocatore che come persona. Molto forte. E in campo dimostra di avere molta fame e lo sta dimostrando”.
Quali consigli gli potrebbe dare?
“Non mi viene in mente nulla, magari glieli daròdirettamentein campo”.
Tra i suoi compagni di squadra con chi hai legato di più?
“Un po’ con tutti, ma in particolare con Gallo, Kristovic, Ramadani, Camarda”.
Oltre alla salvezza, a quali obiettivi punta?
“A far bene in nazionale. Voglio essere un titolare. E poi quest’anno vorrei fare qualche gol e qualche assist”.
“No, non c’è un un motivo particolare”.
Lo confermerà?
“Vediamo”
Da ragazzino ha avuto un idolo?
Sì, Luka Modric”.
Ha la possibilità di vederlo da vicino e di affrontarlo da avversario.
“Speriamo”.
Ai tifosi del Lecce cosa si sente di dire?
“Ci vediamo presto al Via del Mare”.
