Dopo articolate attività investigative durate mesi, il nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia costiera di Taranto, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, ha accertato l’esercizio abusivo di un’ attività di gestione di rifiuti che ha interessato un’area estesa per oltre 10mila metri quadrati ed appartenente al demanio pubblico marittimo. La zona era stata trasformata in una vera e propria discarica in cui venivano conferiti illecitamente anche rifiuti pericolosi, che puntualmente erano sottoposti a combustione. All’ esito dell’ indagine il personale della Capitaneria di porto ha individuato quattro responsabili delle attività illecite finalizzate alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento di rifiuti, che sono stati raggiunti da quattro misure cautelari, mentre l’ area su cui operavano è stata sottoposta a sequestro e totalmente sgomberata. Nello specifico i reati contestati vanno dalla gestione e combustione illecita di rifiuti, di emissione di gas, di fumo e all’ abusiva occupazione di demanio marittimo. L’operazione, denominata “Vulcano”, ha messo in luce anche il coinvolgimento di terzi soggetti imprenditoriali e ha prodotto il sequestro di cinque motocarri, illecitamente utilizzati.
Di Nicla Pastore