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Stop al tributo 630, emendamento Pagliaro: “Niente pagamenti senza bonifiche”

 

Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani:

“Stop al pagamento del tributo 630. È quello che dispone il nuovo emendamento che abbiamo presentato nell’ultimo Consiglio regionale, nonostante il muro di gomma della giunta Emiliano. La sospensione durerà fino a quando non verranno definito e approvato il piano generale di bonifica del Consorzio Centro Sud Puglia, che continua a brancolare nel buio. Noi non ci arrendiamo e continuiamo la battaglia al fianco di agricoltori e cittadini vessati dalle cartelle pazze, con richieste di pagamento ingiustificate visto che i servizi sono pari a zero. Una vessazione in piena regola, poiché le manutenzioni di bacini e canali – ordinarie e straordinarie – non vengono eseguite, in molti territori perfino da anni. Lo abbiamo dimostrato nei nostri sopralluoghi, come ad Ugento: chilometri di infrastrutture in totale abbandono, ostruiti dalla vegetazione incolta, pericolosi per l’uomo oltre che dannosi per le coltivazioni.
Con il nostro emendamento – che chiederemo con forza di votare al prossimo Consiglio regionale – disponiamo anche l’annullamento delle procedure di riscossione e dei procedimenti esecutivi, e la revoca dei fermi amministrativi dei veicoli. Una vergogna che sta mettendo in ginocchio molti agricoltori, privandoli dei mezzi materiali per portare avanti la loro attività. L’emendamento prevede che le procedure di riscossione del tributo 630 siano riattivate solo a lavori eseguiti. E all’obiezione dell’assessore Pentassuglia e della Giunta sulla mancanza di copertura finanziaria per lo stop al tributo, noi rispondiamo che per l’anno in corso si può provvedere ad una variazione del bilancio di previsione del Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, andando a tagliare i rami secchi, e cioè gli sprechi che abbiamo più volte denunciato per consulenze e contenziosi legali, divenuti un bancomat per avvocati. Nelle pieghe del bilancio del consorzio si possono trovare tutte le risorse necessarie a compensare il mancato pagamento del 630, fino a quando il consorzio non sarà in grado di assicurare tutte le opere di bonifica arretrate, urgenti e necessarie. La nostra battaglia per difendere i consorziati da questo balzello va avanti”.

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