Un mazzo di fiori e un semplice “Ciao Michela” hanno fatto capolino sulla sua postazione in questa seconda domenica di maggio, una giornata destinata a restare indelebile nella memoria di molti. La tragedia si è consumata a Magliano, dove Michela Gerardi, 37 anni, stimata infermiera del 118, è stata colpita da un malore improvviso e fatale mentre si trovava nel bagno della sua abitazione in via Fiume.
Era una mattina come tante altre: si era alzata, aveva fatto colazione con la madre e si era poi ritirata in bagno. Intorno alle 10, il suo compagno ha cercato di contattarla, ma senza successo. A lanciare l’allarme è stata la madre, preoccupata per il silenzio prolungato. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie, che hanno dovuto forzare la porta. Purtroppo, per Michela non c’era più nulla da fare.
La notizia ha scosso profondamente l’intera comunità, i colleghi e tutti coloro che l’avevano conosciuta. Michela era molto apprezzata non solo per la sua professionalità, ma anche per l’umanità, la disponibilità e la dolcezza con cui affrontava ogni giornata di lavoro, spesso in contesti complessi e delicati. “Era una grande infermiera, una persona straordinaria – raccontano i colleghi – una di quelle che fanno davvero la differenza”.
Una perdita difficile da accettare. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti di rito. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia e il trasferimento della salma presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
Magliano e non solo piangono una giovane donna strappata troppo presto alla vita. Michela era molto più di un’infermiera: era un esempio di dedizione, altruismo e servizio. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, impossibile da colmare.