Non avrebbe accettato la fine della relazione con la convivente, una 33enne di Matino, destinataria più volte, nel corso della convivenza, di minacce, insulti e pedinamenti, accanendosi anche con il nuovo compagno della donna.
Protagonista dei comportamenti vessatori è un 37enne di Matino, per il quale, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, danneggiamenti a seguito di incendi e stalking, il prossimo 2 luglio si aprirà il processo.
A disporre il rinvio a giudizio è stato il Gip Angelo Zizzari nel corso dell’udienza preliminare, durante la quale si sono costituiti parte civile la madre, il fratello e il nuovo compagno della donna, tutti assistiti dall’avvocato Luca Laterza.
Secondo la pm Rosaria Petrolo, sarebbe stato il 37enne, spinto da un desiderio di vendetta, a mettere a fuoco nella notte tra il 27 e 28 dicembre 2022 sei veicoli, parcheggiati a Matino, e riconducibili ai familiari della donna. Nelle stesse ore, in fiamme finirono anche due case lungo la litoranea Gallipoli-Leuca, abitazioni di proprietà del nuovo compagno della ex. Nei suoi confronti il 37enne non avrebbe fatto mancare minacce. In un’occasione, nel giugno 2022, lo avrebbe pedinato con la vettura, e dopo averlo raggiunto mentre era in compagnia della madre e delle figlie minorenni, lo avrebbe offeso con frasi del tipo: “Lo sai che ti tolgo di mezzo, stasera ringrazia tua madre, ti tolgo di mezzo”.
Secondo l’accusa, insulti, violenze verbali non sarebbero mancate anche nel periodo precedente all’episodio incendiario, e le minacce del 37enne nei confronti della donna si sarebbero protratte dal 2015 al 2022, anche durante la convivenza e prima della fine della relazione.
“Non ti ho buttato la bottiglia di vetro in testa perché ti avrei uccisa e non voglio andare in carcere per colpa tua, però ti picchierò ogni volta, così ti ricordi”- avrebbe detto in un’occasione, dopo aver lanciato una sedia contro la donna. L’imputato 37enne è difeso dall’avvocato Giuseppe Presicce.
