È stato ritrovato l’oro votivo rubato lo scorso 9 marzo dalla Chiesa della Madonna Santissima del Rosario, a Vignacastrisi, frazione di Ortelle. Durante la processione del Sacro Cuore di Gesù, approfittando del momento di raccoglimento spirituale della comunità, Carlo Arnesi, 33enne del posto, si sarebbe introdotto all’interno della sagrestia portando via un rotolo di panno in velluto con all’interno gli oggetti in oro – tra cui anelli, collane, medagliette e bracciali – donati negli anni dai fedeli come ex voto. Oggetti dal valore non solo materiale, circa 250mila euro, ma anche fortemente simbolico e identitario.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e alla raccolta di testimonianze chiave. I militari hanno infatti rintracciato in un compro oro del territorio una spilla e una collana riconducibili al bottino rubato. Le verifiche hanno condotto al 32enne residente a Diso, già noto alle forze dell’ordine.
La successiva perquisizione domiciliare ha confermato i sospetti: all’interno dell’autovettura dell’uomo, una Seat Leon, era occultato il panno contenente la refurtiva. Non solo: nell’abitazione e nel veicolo sono stati rinvenuti anche circa 495 grammi di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana e cocaina e bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 770 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita.
Tra gli oggetti sequestrati figurano decine di monili in oro giallo e bianco, collane con croci, medagliette raffiguranti la Madonna e i Santi, spille, anelli, bracciali e orecchini, alcuni recanti dediche e incisioni religiose, custoditi in un panno in velluto simile a quello descritto dal parroco nella denuncia.
Il 32enne è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ed è stato ristretto agli arresti domiciliari.