LECCE – Grinta, forza, passione e determinazione: finalmente Kialonda Gaspar è tornato, dopo un lungo stop di oltre tre mesi per infortunio, e si è ripreso nella gara con la Roma del “Via del Mare” il suo posto da titolare al centro della retroguardia del Lecce. Ora punta a fare sempre meglio e a migliorarsi: “Sto bene fisicamente, sono felice di essere tornato in campo. Voglio ritrovare la migliore condizione possibile e lo sto facendo per poter offrire il mio massimo contributo alla squadra. Non è stato semplice rimanere fuori, sono contento di essere rientrato. Il mister –ha spiegato il giocatore giallorosso– ha parlato a lungo con me, perché è una persona estremamente comunicativa e che vuole sempre un riscontro da noi giocatori. Parliamo tanto con lui”.
ANDAMENTO LENTO, 5 KO DI FILA – La squadra di Marco Giampaolo viene da ben cinque sconfitte di fila e il difensore, nazionale angolano, guarda avanti con fiducia nonostante la classifica dica quartultimo posto: “È difficile accettare un dato come questo. Stiamo lavorando per migliorare, come professionista non mi piace perdere, non pensiamo al passato e siamo focalizzati e determinati per il raggiungimento del nostro obiettivo”.
OBIETTIVO IN SALITA – La salvezza per Gaspar, 27 anni, va conquistata gara dopo gara: “Non abbiamo paura. Le prossime gare sono determinanti per il raggiungimento della salvezza, che è a portata di mano. Domenica siamo consapevoli del peso della partita, tutte lo sono ma questa ancora di più perché è uno scontro diretto. Stiamo lavorando ancora di più perché sarà una gara difficile basata su dei duelli fisici. Ragioniamo partita per partita, la prossima è come una finale, dopo penseremo alla Juventus, dobbiamo ragionare così, gara per gara”.
POCO CONCRETI – Il Lecce, con solo 21 gol all’attivo in 30 partite, è la squadra con meno reti segnate nel campionato di serie A. Il peggiore attacco: “Sicuramente le statistiche dicono questo, ma noi non dobbiamo pensare a chi fa gol ma dobbiamo attaccare per raggiungere il nostro obiettivo”.
NESSUNA PREFERENZA – Sui compagni di reparto, invece, non si sbilancia più di tanto: “Spetta al mister decidere chi deve giocare, tra me e i miei compagni. Quello che conta è che chi entra in campo deve dare il massimo per il raggiungimento del nostro obiettivo”.
OCCHIO ALLA PROSSIMA – Domenica arriva il Venezia dell’ex Di Francesco “Via del Mare”, scontro diretto per la salvezza. Una partita da non sbagliare: “Ci aspettiamo una formazione differente rispetto alla gara di andata. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi difficoltà che si presenterà davanti a noi domenica. Tutte le partite, da qui alla fine, sono come delle finali, quella con il Venezia è più importante perché è uno scontro diretto ”.