Continuano le ricerche della cagnolina Samira della signora Rosalia De Giosa, la 74enne salvata dopo essere rimasta per quasi 27 ore sotto le macerie del crollo della palazzina di via De Amicis a Bari, avvenuto la sera del 5 marzo. L’anziana è stata dimessa dal Policlinico dov’era stata ricoverata per accertamenti a seguito delle ecchimosi e delle fratture riportate, e si è trasferita a casa della figlia. È apparsa stanca e dovrà stare a riposo ancora per qualche giorno e indossare un tutore. “La prima cosa che farò quando torno a casa – ha detto – sarà pregare. Sono una miracolata. Quando mi hanno trovata non ce la facevo più”. Rosalia era andata a vivere temporaneamente a Mola di Bari a casa del figlio, dopo che la palazzina di via De Amicis dove viveva da quarant’anni era stata dichiarata inagibile dal Comune a febbraio dell’anno scorso.
Proseguono intanto le indagini della squadra mobile per crollo colposo, al momento ancora a carico di ignoti, coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Silvia Curione. I lavori di ristrutturazione erano iniziati pochi giorni prima che l’edificio collassasse, e l’inchiesta punta a chiarire se i lavori abbiano influito sul crollo. Mentre l’Arpa ha effettuato un primo monitoraggio dell’aria per rilevare eventuali fibre di amianto, le macerie sono state sigillate dai vigili del fuoco con teli in polietilene per evitare che le polveri si disperdano per il forte vento. I detriti verranno analizzati per esaminare i materiali di costruzione e per individuare i punti di cedimento e collasso. Le analisi, che procederanno in parallelo con la rimozione delle macerie, saranno eseguite dal professor Antonello Salvatori dell’università dell’Aquila, nominato dalla Procura di Bari come consulente. In passato si era occupato del crollo della palazzina di via Roma a Barletta, che nel 2011 causò la morte di cinque donne.