Sul PalaMazzola sta per alzarsi il sipario sull’ultimo atto di una stagione vissuta tra speranze, cadute e risalite. La Gioiella Prisma Taranto ha un solo obiettivo: vincere, senza guardarsi indietro, senza fare calcoli. È una finale senza trofei in palio, ma con la salvezza come unico premio possibile. L’appuntamento è fissato per domenica alle 18:00, quando ogni punto peserà come una sentenza.
Davanti, un ostacolo imponente: Rana Verona, squadra solida e affamata, reduce dalla battaglia di Coppa Italia. Guerrieri esperti e giovani talenti si schiereranno dall’altra parte della rete, pronti a difendere il loro prestigio. Ma Taranto non può permettersi esitazioni: ogni pallone sarà una scintilla, ogni set un gradino verso la permanenza in SuperLega.
E mentre i rossoblù combatteranno sul taraflex, uno sguardo andrà inevitabilmente a Monza, dove un’altra sfida potrebbe riscrivere il destino. Ma non c’è tempo per pensare agli altri: il vero duello è con sé stessi, con la paura di fallire e con la voglia di scrivere un finale diverso.
Aimone Alletti, ex di giornata lo sa bene, così come ha dichiarato, è il momento di liberarsi del peso del passato e trasformare la pressione in orgoglio. Marco Rizzo, cuore pulsante della squadra e simbolo di appartenenza, conosce l’importanza di difendere la pallavolo del sud. Il libero tarantino, da tre anni punto fermo di questa squadra, promette di lottare fino all’ultimo pallone, come ha sempre fatto per la sua città e per quei tifosi che non hanno mai smesso di crederci.
Taranto ha già dimostrato di poter battere giganti. Ora serve lucidità, coraggio e la voglia di non mollare mai. L’ultima battaglia sta per cominciare: il PalaMazzola sarà l’arena, il campo sarà il destino. E Taranto, per restare tra i grandi, per agguantare l’ennesima salvezza in Superlega, dovrà accendere il fuoco e lasciarlo ardere fino all’ultimo punto.
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