LECCE – Qualche sorriso e un velo di tristezza accompagna chi è costretto, suo malgrado, a lasciare Lecce. E’ il giorno delle partenze dopo le festività natalizie. Il contro esodo è già iniziato e trascina via con sé storie di vita quotidiana. Abbandonare il Salento – seppur non definitivamente – non è mai facile per chi è figlio di questa terra.
Un’occhiata veloce al display che indica orario e binario del treno in partenza e poi via con trolley e zaini. Alle 11.15 al terzo binario il Freccia Argento saluta Lecce. Destinazione Roma. E porta con sé un carico di sentimenti contrastanti.
Ma il Salento è sinonimo di bellezza e di accoglienza. Una terra da vivere e da riscoprire ogni giorno. Nel giorno dell’Epifania c’è anche chi decide di prendere armi e bagagli e di partire
Che si torni e o che si lasci Lecce e il Salento, in stazione i problemi sono sempre gli stessi. I lavori infintii davanti al piazzale sono lì a testimoniarlo, nonostante le promesse sbandierate e disattese. Il problema numero uno resta quello legato alla mancanza di ascensori e di un montacarichi per chi deve accedere al sottopasso per recarsi ai binari.
A pochi passi dall’ingresso in stazione ci imbattiamo in questa piccola area degradata, un brutto biglietto da visita per chi arriva in questa splendida città.