È un bilancio prevalentemente positivo quello stilato dal questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo a pochi giorni dalla fine di quest’anno.
A fronte di un calo generale dei reati pari al 10,5%, reggono e alzano il passo i reati legati agli stupefacenti e la violenza psicologica. Ed è su questi due fronti che la stretta – rassicura – si fa sempre più serrata.
L’omicidio che il 18 dicembre scorso si è consumato nel quartiere Santa Rosa è la testimonianza di quanto la spartizione delle piazze di spaccio generi ancora lotte sanguinarie tra clan. Ma su questo il questore, ancora una volta, rassicura: “Lecce è una città sicura, il controllo è capillare e qualitativo”.
Tredici arresti in più rispetto allo scorso anno, 251 denunce in più, 103 ammonimenti in più, triplicati anche gli avvisi orali: le misure di prevenzione – rimarca il questore – sortiscono il loro effetto.
Sul fronte degli sbarchi poi questa provincia ha accolto meno della metà dei migranti soccorsi nel 2023: 229 a fronte dei 511 dello scorso anno.
Per ciò che riguarda i reati denunciati, il calo di lesioni e percosse supera il 25%, il calo di violenze sessuali supera il 15%. E ancora: estorsioni in calo del 32%, furti e rapine in media del 35%. Incendi e truffe, seppur in calo, sono i fenomeni più resistenti alla stretta delle Forze di Polizia. Il dato incoraggiante, però, è che arretra la reticenza nel denunciare.