Davanti ai bambini, di 4 e 11 anni, l’avrebbe insultata, strattonata, sequestrata in casa per non farla uscire senza di lui, fino ad arrivare alla minaccia più brutta: “ti butto l’acido addosso così non ti prende nessuno”. Per questo un 36enne dell’hinterland di Otranto, attualmente indagato per maltrattamenti in famiglia ai danni di moglie e figli minori, il gip Marcello Rizzo ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento nei confronti della coniuge che, al culmine delle angherie, ha raggiunto la stazione dei carabinieri.
Una ricostruzione choc quella fornita ai militari dalla vittima, con diversi episodi di violenza fisica e verbale. “Quando lo lasciavo si inginocchiava promettendomi che sarebbe cambiato” ha detto. Dopo una tregua di qualche giorno, però, l’inferno sarebbe ritornato nel vivo.
A monte di ogni litigio o aggressione, la gelosia e il malcontento dell’uomo per il lavoro della donna “colpevole” di guadagnare poco.
“Ti uccido, ti faccio fare una brutta fine, non avrai lunga vita” le avrebbe ripetuto negli anni, accompagnando le minacce con sputi, schiaffi, morsi, spintoni, fino a fratturarle un polso e costringerla a raccontare alla sua famiglia e agli amici che fosse caduta, pena le botte.
Più volte la donna sarebbe stata sequestrata in casa sotto chiave dal marito per impedirle di uscire senza di lui. Lui che, invece, era solito uscire da solo ogni sera – ha raccontato la donna – rincasando il mattino dopo senza mai dare spiegazioni.
Assistita da un centro antiviolenza ha trovato il coraggio di raccontare tutto per mettere fine ad un’agonia lunga 12 anni.