LECCE – L’attività investigativa per fare luce a stretto giro sull’omicidio di Giuseppe De Giosa, il 43enne di Adelfia ritenuto vicino al clan barese Di Cosola, freddato mercoledì scorso in via Paini a Lecce, nel rione Santa Rosa, prosegue senza un attimo di tregua. E mentre si attendono i risultati degli accertamenti balistici e del traffico in entrata ed uscita dei due smartphone della vittima, a Santa Rosa tra i residenti si continua a parlare ancora di quanto accaduto. Tutti, però, compatti nel sottolineare che il rione non deve essere etichettato come un quartiere a rischio
La voglia di parlare, soprattutto davanti alle telecamere, è comunque poca. Poca voglia di vedere puntati i riflettori su un quartiere che con il passare degli anni e con lo sforzo è riuscito a riemergere. Anche se c’è chi, a microfoni spenti, parla di un rione che necessiterebbe di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Una presenza più costante, dicono riuscirebbe a infondere tra i residenti un ulteriore senso di sicurezza. Sicurezza, aggiungono, che arriverebbe anche da un potenziamento dell’illuminazione pubblica.