BRINDISI – Siamo giunti alla 17ª giornata del Girone H della Serie D, e il match tra Francavilla sul Sinni e Brindisi si preannuncia come un autentico scontro diretto, un bivio che può dire molto sul destino delle due formazioni.
Il Francavilla si trova in un momento delicato, con 11 punti raccolti finora, frutto di 2 vittorie, 5 pareggi e 9 sconfitte. I numeri parlano chiaro: 7 gol segnati e ben 17 subiti sono lo specchio di una squadra che fatica a trovare equilibrio e incisività. L’ultima sconfitta sul campo del Fasano non ha certo aiutato a risollevare il morale.
Dall’altra parte, il Brindisi arriva a questa sfida con l’entusiasmo alle stelle dopo il roboante 5-0 inflitto al Manfredonia nell’ultimo turno. Una vittoria dal sapore di rinascita per una squadra che, nonostante i 14 punti di penalizzazione, sta risalendo la china con forza e determinazione. Con 16 punti conquistati sul campo, frutto di 3 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte, 14 gol fatti e 16 subiti, i brindisini dimostrano di aver trovato nuova linfa e voglia di lottare, nonostante la classifica sia ancora povera con soli 2 punti reali.
Il Brindisi, guidato da mister Ragno, dopo aver azzerato il gap della penalizzazione, naviga con il vento in poppa. La squadra si è rinforzata in ogni reparto e arriva al “Fittipaldi” di Francavilla sul Sinni con la grinta di chi vuole continuare a scrivere una storia di rivalsa e determinazione. Ragno è stato il motore di questa trasformazione: ha restituito fiducia al gruppo, infondendo nuova energia e uno spirito combattivo che fa sognare i tifosi.
Il Francavilla, dal canto suo, non vuole certo recitare il ruolo di comparsa. Questa sfida rappresenta per i salentini e lucani un esame di maturità: ritrovare slancio per risollevarsi o restare impantanati nelle zone calde della classifica.
Il Fittipalsi, domenica 22 dicembre alle ore 14.30, diventerà un’arena dove entrambe combatteranno, sportivamente, per mettere punti in cascina.
Da segnalare che per gli ospiti i biglietti a disposizione sono 100.
Sarà un duello tra il bisogno di riscatto e la voglia di consolidamento.
Il calcio, come la vita, sa essere imprevedibile: i numeri e le statistiche raccontano la storia, ma poi il giudice supremo sempre il campo.