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Taranto, nessuna certezza e domenica arriva il Giugliano

TARANTO – Domenica 22 dicembre, alle ore 17:30, lo stadio Iacovone sarà teatro della sfida tra il Taranto e il Giugliano, valida per la 20ª giornata del Girone C di Serie C. La gara sarà diretta dall’arbitro Andrea Ancora di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Matteo Nigri di Trieste e Manuel Cavalli di Bergamo. Il quarto ufficiale sarà Martina Molinaro di Lamezia Terme. Il Taranto dovrà fare a meno dello squalificato Sheba, assente pesante in un momento cruciale della stagione. Queste sono le uniche certezze che il calcio giocato riesce ad offrire in questi giorni nella città ionica. Tutto il resto, ahimè, si perde nell’orizzonte incerto di un mare in tempesta.

In mezzo a queste onde impietose galleggia a stento la barca del Taranto, che affonda millimetro dopo millimetro, zavorrata dai guai, dalle incertezze e dalla crudele realtà di un futuro che sembra sprofondare nelle profondità più oscure. Quale possa essere la squadra e lo stato d’animo con cui giocherà domenica è un rebus senza soluzione.

Dopo le dimissioni annunciate dal tecnico Cazzarò, con i giocatori sul punto di mettere in mora la società, e con lo spettro delle dispute tra l’attuale dirigenza e la Apex – un closing mai avvenuto e forse mai destinato a realizzarsi – il silenzio assordante che avvolge il calcio a Taranto ha il sapore di un requiem. Gli unici suoni sono quelli dei comunicati dei giorni scorsi, fastidiosi ma dalla narrazione fragile come l’ultimo canto di un cigno prima del buio finale.

Il calcio a Taranto è in coma profondo, e con ogni giorno che passa sembra più vicino a scomparire. I tifosi, gli ultimi romantici di una storia d’amore sbiadita, sono le uniche vittime di questa lenta agonia. Per loro, quella maglia rossoblù, simbolo di orgoglio e appartenenza, oggi è un drappo sgualcito dalle insensate vicende ed esposto al vento freddo dell’indifferenza.

E intanto, mentre tutto crolla, il nuovo stadio Iacovone è pronto a essere ricostruito, ed è un paradosso vivente: perché rischia di rimanere un guscio vuoto, un monumento a una passione che rischia di non avere più una squadra da celebrare ma solo un pallone sgonfio da ospitare.

Taranto e i suoi tifosi non meritano questo. Tutto il resto è opinabile.

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