Un 56enne di Melissano è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso. Tra le vittime delle pressioni, commercianti, imprenditori locali e persino il sindaco del paese, Alessandro Conte, che ha denunciato coraggiosamente l’uomo dopo aver ricevuto una richiesta di 500 euro “per le famiglie dei carcerati”.
L’indagine, avviata lo scorso luglio, ha portato alla luce un sistema di taglieggiamenti diffusi e intimidazioni, orchestrati con atteggiamenti tipici della criminalità organizzata. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 56enne si sarebbe avvicinato al sindaco in un bar del paese, chiedendo un contributo economico per una sagra organizzata dal Comune e dalla Pro Loco, sostenendo che il denaro fosse destinato alle famiglie di detenuti. A questa richiesta ha fatto seguito un’affermazione inquietante: l’intenzione di imporre il proprio controllo mafioso sugli eventi culturali locali, inclusa la festa patronale di Sant’Antonio.
Le pressioni subite dal primo cittadino, sebbene non accompagnate da minacce esplicite, hanno evidenziato un atteggiamento intimidatorio che suscitava timore. Il sindaco Conte ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, avviando un’indagine che ha fatto emergere un quadro allarmante: commercianti costretti a consegnare somme tra i 20 e i 100 euro, biglietti omaggio richiesti per eventi locali e acquisti o consumazioni in bar e negozi mai saldati.
Un episodio chiave è avvenuto lo scorso settembre, quando il 56enne si è presentato in un negozio chiedendo 100 euro, giustificando la richiesta come un contributo per 21 detenuti. L’intera scena è stata registrata dalle telecamere di videosorveglianza installate dal commerciante, fornendo una prova inconfutabile. Nelle scorse ore i carabinieri hanno rintracciato l’uomo mentre si trovava in giro per il paese e lo hanno condotto in cella. Nelle prossime ore sarà sottoposto a interrogatorio da parte del giudice.
