LECCE – La sconfitta con il Catania allunga le radici del Taranto nei bassifondi della classifica. Sarà difficilissimo salvare la categoria. Al miracolo sportivo ci credono in pochi e il compito più difficile è sicuramente di chi allena questa squadra. In panchina c’è oggi Michele Cazzarò: tocca a lui allenare i ragazzi, stimolarli, senza guardare una classifica che vede il Taranto in fondo.
È suo il compito più difficile e da lui parte la scossa al termine della partita persa 5-1 contro il Catania, in casa. “Le vicende societarie non siano un alibi”, ha detto l’allenatore dei rossoblu.
I calciatori del Taranto hanno il dovere di onorare la maglia e dall’altra parte, la società, ha il dovere di rispettare i diritti di chi gioca per questa maglia.
Tra qualche giorno si spera ci sarà il closing definitivo e si aprirà una nuova avventura per la Taranto calcistica.
Ci sarà una nuova dirigenza e, forse, si cercherà in maniera disperata, attraverso il mercato, di risalire la classifica.
Ma c’è bisogno, innanzitutto di nuove figure dirigenziali e soprattutto di riferimento.
Uno dei volti nuovi del nuovo management potrebbe essere quello di Francesco Ghelfi, ex amministratore delegato dell’Empoli, per tantissimi anni nella società toscana.
Ghelfi potrebbe dunque tornare in pista e mettere la sua esperienza a disposizione del club rossoblu.
Ci sarà un gran lavoro da fare. Prima di tutto far respirare, da subito, un’aria nuova. Far vedere che la nuova proprietà ha intenzioni serie e progetti ambizioni per il Taranto che meriterebbe di essere protagonista in categorie superiori alla Serie C. Non resta che sperare un futuro migliore, in uno stadio tutto nuovo e con una dirigenza che possa dare certezze e sorrisi ad una piazza per tanti anni illusa e delusa.