LECCE – Nuova visita di Antigone, l’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale, al carcere di Lecce per verificare le condizioni detentive nella casa circondariale del capoluogo salentino.
A preoccupare resta ancora il sovraffollamento: ad oggi ci sono oltre 400 detenuti in più rispetto alla capienza prevista, nello specifico 1207 invece di 798, di questi 104 sono donne e 126 stranieri. Le condizioni detentive sono l’altro aspetto critico rilevato da Antigone.
Altra seria problematica è quella sanitaria: molti sono i soggetti tossicodipendenti presenti e anche quelli con problemi di natura psichiatrica, ma a fronte di questo manca personale specialistico per assisterli. Basti pensare che è presente una sola psichiatra, che nel 2023 ha dovuto evadere più di 900 richieste di visita. Punto nevralgico rimane anche l”Atsm, ovvero l’Articolazione tutela salute mentale, inizialmente organizzato per 20 posti letto, ma a causa della carenza di personale, la capienza è di soli 7 posti, con una lunga lista d’attesa.
A destare preoccupazione è anche la carenza di agenti di polizia penitenziaria, pochi e con un grave carico di lavoro, 650 quelli in pianta organica, effettivi sono invece circa 570.
