LECCE – Il Toro ci ha provato con il cuore per un tempo ma alla fine la montagna si è rivelata troppo alta da scalare. Al Pala San Giuseppe da Copertino, nel 15° turno della serie A2 di basket, HDL Nardò Basket ha incassato la sesta sconfitta consecutiva cedendo 67-82 alla capolista Rivierabanca Rimini. Una partita fatta di lampi e ombre, dove il Toro ha mostrato coraggio e sprazzi di qualità ma anche fragilità quando la pressione è salita.
Woodson, il faro di Nardò, ha provato a tenere accese le speranze con una performance da 24 punti, ma contro una Rivierabanca solida come una fortezza, i granata hanno dovuto piegarsi. Il primo tempo è stato equilibrato, un botta e risposta continuo che ha visto i padroni di casa persino condurre, seppur di misura, grazie alle triple di Woodson e agli affondi di Stewart. All’intervallo il punteggio era un promettente 40-37, un margine che lasciava spazio a sogni e alla possibilità di compiere l’impresa contro la capolista.
Ma nel terzo quarto, come un fiume in piena che rompe gli argini, Rimini è tornata sul parquet con un’intensità travolgente, spezzando il ritmo di Nardò con un parziale di 18-30. La partita ha cambiato volto: mentre i romagnoli trovavano punti importanti con Tomassini e Camara, Nardò si infrangeva contro la diga avversaria non riuscendo più a rimanere nella scia degli avversari che sono scappati via.
Nell’ultimo quarto, il Toro ci ha provato ma le gambe pesanti e la stanchezza mentale hanno spento ogni velleità di rimonta.
Rimini, squadra che sta viaggiando a grande velocità, ha gestito con maturità il vantaggio, chiudendo i conti con un finale che non lascia spazio a interpretazioni.
La classifica ora si fa nera, non si può fare a meno, dopo sei sconfitte di fila, di parlare di crisi.
E mercoledì, nel recupero contro Cividale, servirà una svolta, sarà vietato sbagliare. Il Toro dovrà trovare l’energia per rimettersi in carreggiata, perché il campionato non aspetta e la salvezza è una battaglia che richiede ogni goccia di sudore e tanta passione.