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Incendio B&B Napoli, due indagati per la morte di Emanuela Chirilli

 

Continuano le indagini sulla morte di Emanuela Chirilli, la 28enne, originaria di Maglie deceduta in un incendio divampato nella notte tra il 28 e il 29 novembre in un bed & breakfast di piazza Municipio a Napoli.

Al momento i pm Giuliana Giuliano e Federica D’Amodio della Procura di Napoli hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo e incendio colposo. Nel registro degli indagati sono stati iscritti la proprietaria dell’appartamento e il gestore del B&B. Un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, per permettere il regolare svolgimento degli accertamenti, primo fra tutti l’autopsia sul corpo della giovane, che sarà effettuata nelle prossime ore.

Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco, il rogo sarebbe divampato nella sauna della struttura a causa di un malfunzionamento dell’impianto elettrico. Le fiamme avrebbero sorpreso Emanuela nel sonno, impedendole così di mettersi in salvo. Nonostante un disperato tentativo di fuga, la giovane non è riuscita a sfuggire al fumo e alle fiamme.

Tra i dettagli emersi durante le indagini, un aspetto inquietante riguarda alcune recensioni lasciate su portali di prenotazione online. Diversi utenti avevano già segnalato problemi elettrici nella struttura, incluso un episodio in cui un cliente avrebbe ricevuto una scossa elettrica al contatto con il rubinetto della doccia. Una di queste recensioni, datata poco prima dell’incidente, descriveva la situazione come “potenzialmente pericolosa” e lamentava la mancata risposta da parte del personale del B&B. Ora gli inquirenti stanno verificando se queste segnalazioni possano essere direttamente collegate alla stanza in cui è avvenuto l’incendio.

Nelle prossime ore, l’autopsia sul corpo di Emanuela potrebbe chiarire se la giovane sia deceduta per asfissia dovuta al fumo o per altre cause legate all’incendio. Solo successivamente la salma sarà restituita alla famiglia, che potrà organizzare i funerali e darle così l’ultimo saluto. Parallelamente, la Procura continuerà a indagare per stabilire se la tragedia fosse evitabile e se le condizioni di sicurezza della struttura rispettassero le normative vigenti.

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