TARANTO – La situazione in casa Taranto è drammatica, e non soltanto dal punto di vista tecnico. La recente sconfitta contro la Juventus Next Gen ha evidenziato i gravi limiti di una squadra in difficoltà, svuotata di cattiveria agonistica e di quella determinazione necessaria a chi lotta per obiettivi importanti. L’effetto Cazzarò, che inizialmente aveva acceso una speranza, sembra essersi dissolto, lasciando spazio a una crisi profonda.
All’orizzonte si profila la delicata sfida interna contro il Catania, che si giocherà ancora all’Erasmo Iacovone, sebbene con capienza ridotta a causa dei lavori di demolizione. Anche la successiva partita contro il Giugliano, in programma il 22 dicembre, si disputerà nello storico impianto tarantino. Dal nuovo anno, il club rossoblù sarà costretto a individuare una soluzione alternativa per le gare casalinghe. Al momento, Francavilla Fontana appare la destinazione più probabile, aggiungendo un ulteriore elemento di precarietà in un ambiente già provato.
La priorità resta la salvezza. Con una classifica sempre più critica, la permanenza in Serie C sembra un obiettivo complicato. La trasferta di Biella contro la Juventus Next Gen ha rappresentato il culmine delle difficoltà: una squadra apatica, priva di mordente e incapace di reagire alle difficoltà con lo spirito necessario.
La domanda che sorge spontanea è una: si può invertire la rotta o ci si deve rassegnare a una retrocessione dolorosa in Serie D?
Non tutto, ancora, è perduto. L’atteso closing da parte della Apex potrebbe rappresentare un punto di svolta per il club. Ma il nuovo management dovrà muoversi con estrema rapidità e decisione. Serviranno una visione chiara, scelte coraggiose e interventi immediati per rivitalizzare un ambiente sull’orlo del collasso.
Il tempo, però, stringe. La salvezza si giocherà non solo sul campo, ma anche attraverso le decisioni strategiche di chi, presto, potrebbe assumere il controllo della società. Il margine d’errore è ormai ridotto al minimo, e ogni ulteriore passo falso potrebbe segnare definitivamente il destino rossoblù.