BRINDISI – Versalis, la società del Gruppo Eni, ha annunciato la volontà di riconvertire la chimica di base, senza però ridurre l’impegno nello stabilimento locale. Il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che non si tratta di un disimpegno, ma di una transizione verso settori più sostenibili e con più margine di profitto. Urso ha evidenziato che questo cambiamento punta a migliorare l’efficienza e la sostenibilità, assicurando un futuro più verde e innovativo per l’industria chimica.
Secondo il piano, Eni investirà circa 2 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, riducendo le emissioni di CO2 di un milione di tonnellate. Il mantenimento dei livelli occupazionali sarebbe garantito, senza ricorrere ad ammortizzatori sociali, e si prevede anche un incremento del personale grazie allo sviluppo di nuove sinergie. La riqualificazione del personale sarà supportata da percorsi formativi specifici per adattarsi alle nuove esigenze produttive.
Tuttavia, i sindacati esprimono sia speranze che preoccupazioni riguardo a questa transizione. Fiom Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Fialc Cisal accolgono positivamente l’impegno di Versalis nel mantenere i livelli occupazionali e nel promuovere la riconversione produttiva. Tuttavia, chiedono maggiore chiarezza sugli investimenti promessi e sui tempi di realizzazione, oltre a maggiori garanzie sull’impatto per l’indotto locale. I sindacati sottolineano l’importanza di un dialogo continuo e trasparente con l’azienda per monitorare il progresso del piano di trasformazione e assicurare che tutti gli impegni presi vengano rispettati.
