Due giovani leccesi hanno perso la vita in drammatiche, assurde e simili circostanze. Nella notte, al civico 37 di via Palma, nel quartiere Leuca, Marco Brunetta è stato trovato privo di vita dal padre, preoccupato per il silenzio del figlio, con cui non aveva contatti da mercoledì. Dopo numerosi tentativi falliti di raggiungerlo, l’uomo si è recato a casa sua, facendo la macabra scoperta. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri. I medici nulla hanno potuto fare se non constatare il decesso del giovane. Secondo i primi accertamenti, Brunetta sarebbe rimasto intossicato dalle esalazioni di un braciere acceso. Le esalazioni prodotte, infatti, lo avrebbero soffocato lentamente, facendolo morire senza alcuna possibilità di chiedere aiuto. La salma è stata trasportata presso la camera mortuaria dell’ospedale di Lecce, dove sarà sottoposta ad autopsia per chiarire le cause precise del decesso. Poche ore dopo, all’alba, a Napoli, in un bed & breakfast situato al settimo piano di un edificio in piazza Municipio, un incendio ha intrappolato e ucciso Emanuela Chirilli, 28enne, di Maglie. Le fiamme, divampate intorno alle 4:30, avrebbero avuto origine da un guasto a un condizionatore o ad una persiana elettrica. Quando i vigili del fuoco sono riusciti a domare il rogo e a entrare nell’appartamento, per la giovane non c’era più nulla da fare: era già spirata per l’intossicazione causata dal fumo. La procura partenopea ha aperto un’inchiesta per far luce sull’origine dell’incendio. Nel frattempo, l’edificio è stato dichiarato inagibile e gli altri ospiti evacuati. La salma di Emanuela è stata trattenuta per ulteriori accertamenti medico-legali. Restano da chiarire i motivi della presenza della 28enne a Napoli. Sembrerebbe, infatti, che per la madre la giovane si sarebbe dovuta trovare a Lecce, dove risiedeva.