Cronaca

Omicidio Nardelli, la confessione in aula

Nel corso dell’udienza presso l’aula bunker di Taranto, Aldo Cristian Vuto e Francesco Vuto, detto Checco, hanno ammesso le proprie responsabilità nell’omicidio di Cosimo Nardelli, ucciso il 26 maggio 2023 in via Cugini. Aldo Cristian ha confessato di essere l’autore materiale del delitto, mentre Checco era alla guida dello scooter. L’arma del delitto, nascosta in una villa abbandonata a San Vito, è stata segnalata dai due e la polizia è già sul posto per le ricerche.
Anche Paolo Vuto, padre di Aldo Cristian, ha reso dichiarazioni spontanee ammettendo di essere il mandante e scagionando Tiziano Nardelli, fratello della vittima, da ogni coinvolgimento. Secondo la versione fornita dai Vuto, il delitto sarebbe stata una reazione a un tentativo di agguato da parte di Cosimo Nardelli, avvenuto poco prima del suo omicidio.
Le indagini proseguono, ma le ammissioni delle scorse ore aprono nuovi scenari sulla tragica vicenda che ha sconvolto la comunità.

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