LECCE – Saranno rimossi nelle prossime ore tutti i teli messi a protezione della recinzione allestita in via Alvino e che delimita l’area di cantiere all’interno della quale sono riemerse parti dell’Anfiteatro Romano durante i lavori per di riqualificazione della rete idrica e fognaria. La decisione è stata presa di comune accordo tra Amministrazione comunale di Palazzo Carafa e Soprintendenza ai Beni archeologici di Lecce per offrire a tutti la possibilità di ammirare quanto emerso nel corso delle attività di sbancamento e di osservare l’affascinante lavoro degli archeologi, che in questi giorni stanno effettuando numerose attività di catalogazione e monitoraggio, procedendo inoltre nell’acquisizione di ulteriori indicazioni fornite dai saggi. Un cantiere archeologico che diventa quindi a cielo aperto e visibile a tutti, come tra l’altro nelle intenzioni del sindaco Poli Bortone, che lo aveva già preannunciato al ritorno da Roma dopo aver incontrato il Ministro Giuli ottenendo la garanzia di un congruo finanziamento, messo già a bilancio per il 2025, grazie al quale si potranno proseguire gli scavi in piazza Sant’Oronzo per continuare a riportare alla luce la restante parte dell’Anfiteatro romano, ma anche per il parco archeologico di Rudiae, dove grazie alle indagini geofisiche è stato individuato un altro teatro di epoca romana.
