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Enel, nel canone anche l’indennizzo per l’indotto portuale

BRINDISI – Non solo il canone pari a un milione e 375mla euro per la concessione della banchina di Costa Morena, per la durata di un anno, a partire dal primo gennaio prossimo, necessaria allo smantellamento degli asset della centrale Enel di Cerano.
L’autorità portuale di Brindisi, intende chiedere anche altre somme alla società elettrica che ha presentato istanza per il rilascio del titolo ai fini del mantenimento delle superfici costituite dalla banchina di Diga, dalla torre T17, dai nastri trasportatori, dalla cabina elettrica e dalla vasca di colmata dell’acqua, nell’ambito delle operazioni necessarie alla dismissione del sito.
Si tratta di somme chieste come componente variabile, rispetto al canone fisso, previste dal regolamento delle concessioni demaniali marittime in vigore, tenuto conto del fatto l’istanza è stata presentata in assenza di un programma operativo che preveda l’arrivo di navi nel porto di Brindisi e che si tratta di una concessione strettamente connessa alla chiusura del ciclo produttivo di Cerano.
Di conseguenza, avrà una funzione indennitaria in favore l’Ente gestore e ditutto l’indotto della comunità portuale delle entrate connesse al traffico navale e alla movimentazione delle merci, che, in assenza di navi, non saranno conseguite.
La componente variabile, a sua volta, sarà costituita da due importi. Il primo ammonta a 300mila euro ed è legato all’assenza di un programma operativo, il secondo importo da chiedere ad Enel sarà determinato in misura percentuale sul totale del mancato introito legato all’arrivo delle navi e della movimentazione del carbone, fra tassa di ancoraggio e tassa erariale merci). La percentuale sarà stabilita dal Comitato di gestione.
Poichè l’uso della banchina è finalizzata smantellamento degli asset, secondo il cronoprogramma definito stando ai termini previsti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima  predisposto dai ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, dovrebbe trattarsi dell’ultima richiesta di concessione per Enel.
Restano le preoccupazioni delle associazioni datoriali e dei sindacati sul futuro dei lavoratori della centrale e sulle imprese legate all’indotto.

SDC

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