LECCE – L’insediamento archeologico di Rudiae rappresenta uno dei siti più importanti del Salento, ma non solo. A dedicargli un saggio, a firma di Pio Panarelli e Laura Cerri, è rivista specializzata Hesperia che dal 1990 si occupa della storia dei Greci di Occidente attraverso tutti gli strumenti utili ad analizzarne la politica, la società e la vita culturale, nelle più ampie articolazioni disciplinari quali storiografia, archeologia, filosofia, storia delle religioni.
Rudiae è nota in primis per aver dato i natali a Quinto Ennio, considerato il padre della letteratura latina. Sorge a 3 km a sud-ovest di Lecce, in piena Valle della Cupa, ed è oggetto da diversi anni di preziose campagne di studio, utilizzando le più moderne tecniche di rilevazione dei dati che hanno portato negli ultimi tempi a nuove e suggestive scoperte. Fra queste spicca l’individuazione di un edificio semicircolare, che potrebbe essere interpretato come il teatro della città.
Le indagini geofisiche hanno rilevato questo edificio, largo circa 30 metri, formato da due murature concentriche. Le strade che convergono verso questa costruzione presentano un andamento divergente. Gli archeologi hanno interpretato questo edificio come un piccolo teatro o un odeon, datato dalla tecnica costruttiva riconducibile all’età augustea. Considerando la sua planimetria e l’ubicazione presso il Foro cittadino è plausibile che sia stato usato anche come luogo impiegato per le assemblee cittadine. In questa ottica è suggestivo ipotizzare che l’aula posta lungo la cavea possa essere identificata con la curia, sempre in associazione al comizio: monumenti essenziali per la vita politica e amministrativa della città in epoca Romana.
