Convalidato il fermo di Salvatore Dettori, di 46 anni, reo confesso del delitto della madre, la 73enne Silvana Rocca, avvenuto nella villetta di Leporano, nel Tarantino. L’uomo ha confermato la versione resa ai carabinieri e al pm inquirente Salvatore Colella, aggiungendo anche altri particolari sul movente.
Durante l’interrogatorio ha fornito dichiarazioni contrastanti e alcune giudicate inverosimili, come quella di aver ammazzato la madre perché lo costringeva a mangiare “carne umana”, ossia i resti del corpo di suo padre, un ex operaio dell’Ilva, morto nel 2002 in un incidente sul lavoro.
Il 46enne, ossessionato dall’idea che intorno ci fossero “i vampiri”, ha inoltre affermato di aver prima colpito la madre dietro la nuca e, successivamente, non essendo riuscito ad ucciderla subito, di averle inferto diverse coltellate alla gola, all’addome e infine allo sterno “per prelevarle il cuore”, restando a vegliarla “fino al momento del suo ultimo respiro”.
Il gip di Taranto ha quindi convalidato l’arresto per il 46enne, accusato di omicidio volontario. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia sul corpo della madre, da cui potrebbero emergere nuovi dettagli.
